Gli Osservatori sulla giustizia civile sono aggregazioni nate spontaneamente in molti distretti giudiziari d’Italia allo scopo di favorire il confronto e la collaborazione tra i soggetti coinvolti nella gestione del processo: magistrati – sia togati che onorari – avvocati, funzionari amministrativi, professori universitari, ufficiali giudiziari si impegnano a sostenere, nel quadro di un movimento di opinione creato e coltivato al di fuori di ogni logica di appartenenza, determinate scelte operative concrete, ritenute idonee a migliorare la qualità e l’efficienza del processo civile, nella convinzione che i problemi della giustizia civile non possano essere risolti senza la discussione di tutti i professionisti e gli operatori coinvolti che permetta di migliorare il funzionamento del processo attraverso scelte condivise e possibili già nel quadro normativo esistente.
L’esperienza si è affermata sempre di più negli ultimi anni, di fronte al ritardo del legislatore nell’affrontare i veri problemi della giustizia civile che attengono al piano organizzativo e strutturale anziché a quello delle riforme del codice di procedura.
Fin dal 2003, grazie alla Fondazione Carlo Maria Verardi, gli Osservatori hanno avviato un costruttivo confronto volto a diffondere le “prassi virtuose”, giudiziarie e forensi, in un dialogo che trova la propria acmé nell’annuale assemblea nazionale, appuntamento fisso che danni si tiene nell’ultimo fine settimana di maggio allo scopo di condividere, attraverso i gruppi seminariali e la riunione plenaria, le attività svolte durante l’anno.
“Gli Osservatori sulla giustizia civile ed i protocolli”, di Luciana Breggia